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Social media marketing per canili – Lo storytelling di Facedog Odv su Facebook

Ben ritrovati!Forse potresti pensare che soltanto alcuni generi di settori – come il food, il turismo e l’abbigliamento – siano in grado di stimolare interesse e partecipazione gioiosa sui social da parte del pubblico, mentre altri di genere più “sensibile” (come l’accoglienza o la cura delle malattie) possono fare leva soltanto sulla pietà e sulla empatia.Ma non deve essere per forza sempre così!Il rifugio (chiamato condominio) di Facedog Odv è un ottimo esempio di storytelling su Facebook in grado di suscitare interesse ed engagement (coinvolgimento) attorno alla propria attività in maniera spiritosa e accattivante.I gestori hanno avuto l’innovativa idea di rendere partecipi della comunicazione su Facebook gli “ospiti” del proprio canile… con delle vere e proprie interviste. Esatto, i cani vengono fatti esprimere con accattivanti interviste canine che permettono allo staff di raccontare il mondo del canile dal punto di vista degli animali.

Storytelling su Facebook per canili – L’esempio di Facedog Odv

Ogni nuovo arrivato al rifugio viene intervistato dallo staff in modo molto simpatico per presentarlo al pubblico. Oltre al dialogo simpatico tra staff e nuovi ospiti, vengono introdotte per esempio le caratteristiche/problematiche riscontrate, nel caso di Leòn la paura di essere toccato (1.01).intervista nuovo cane facedog (1.01) Uno dei tratti distintivi di Leòn messi subito in evidenza.Questa caratteristica verrà usata nelle successive narrazioni su Leòn dove apparirà felice del fatto della chiusura del condominio ai visitatori con un eloquente “Per me è meglio. Così nessuno tenta di toccarmi” (1.02)
fumetto narrazione facedog
(1.02) La caratteristica di Leòn che viene riproposta nelle successive narrazioni.
Lo staff usa dei termini alternativi rispetto ai classici aggettivi usati dai rifugi/canili. “Randagio” o “abbandonato” diventa “povero”,  “meticcio” si trasforma in “tarocco”.Viene scelto un nome che spesso è strettamente legato alla circostanza del ritrovamento: per esempio abbiamo Fusilla, una cagnetta abbandonata in una scatola assieme a un pacco di pasta, oppure Wi-Fi per via delle orecchie ecc ecc. Lo staff gli attribuisce anche un carattere e un “tono di voce” particolare in grado di rendere l’animale un personaggio unico e ben caratterizzato.Queste interviste finiscono per rendere i cani dei veri e propri protagonisti della narrazione in grado di comunicare il loro punto di vista, e li rendono più vicini alla sensibilità degli spettatori.Nelle interviste di presentazione su Facebook vengono “interpretati” esemplari canini caratterizzati da ogni genere di personalità, per renderli facilmente riconoscibili fin dalla loro prima comparsa.I gestori del canile rappresentano quindi su Facebook ogni amico a quattro zampe in maniera coerente in fatto di personalità e modo di parlare. Abbiamo il cane particolarmente mansueto e dormiglione, quello coccolone, quello che tenta continuamente di rubare il cibo e quello che fa a pezzi coperte e cuscini. Un vero e proprio campionario di “attori”.Vengono presentati continuamente nuovi aggiornamenti per informare il pubblico sulle condizioni dei nuovi ospiti e sulle loro attività e stimolare un alto tasso di ritorno degli utenti sulla pagina.Ogni settimana vengono realizzate delle foto dalla forma di vignette per mostrare le serate nel condominio e i dialoghi tra i protagonisti canini. Nel corso dei giorni queste “conversazioni” vengono portate avanti dando vita a vere e proprie storie a puntate su Facebook sulle vicissitudini degli esemplari canini. Si crea così un legame con il pubblico che è spinto a seguire le storie dei cani giorno dopo giorno, per scoprire come procede la loro vita quotidiana.L’esperimento ha riscosso un buon successo su Facebook. Vediamo che gli utenti partecipano all’iniziativa commentando i post come se si sentissero spettatori di una vera e propria serie TV.Il divertimento è palpabile: i follower prendono in giro i modi di fare dei cani, le loro pretese di stampo umano, le loro peculiarità e bizzarrie, e lo staff segue il pubblico portando avanti il gioco e stimolando l’engagement della pagina.

Storytelling per cani su Facebook: come creare engagement

Perchè questo storytelling per canili funziona così bene su Facebook?Non si tratta del solito stile di comunicazione <<Adotta Fuffi adesso, oppure resterà solo e triste in un canile!>> che punta a suscitare pietà e tristezza, e che non rende i contenuti molto virali.In questo caso abbiamo al contrario un approccio che spinge a immedesimarsi nel cane facendolo apparire come vivo, fornendogli voce e personalità, caratterizzandolo come un amico ben conosciuto, come se sapessimo già tutto di lui.Il Condominio di Facedog riesce a suscitare engagement sui social verso un pubblico che in genere, se condivide post, lo fa soltanto per la pietà che prova per i cani rimasti soli.Lo staff riesce invece a creare una partecipazione spontanea grazie al modo di comunicare dell’attività e agli originali protagonisti della narrazione portati al livello del pubblico.La comunicazione è gioiosa ma senza risultare fuori luogo o esageratamente informale. In questo modo il canile invoglia lo spettatore a prendere in considerazione l’idea di adottare un cane in maniera simpatica e aumenta la viralità dei post su Facebook.cop FACEDOG ecommerce 1 Qualche settimana fa è uscito il libro di Facedog, intitolato “Il manuale del cane povero” dove si parla delle varie fasi che portano un nuovo inquilino al Condominio, dal ritrovamento al battesimo, passando per la spiegazione del concetto di “tarocco”. Si definisce il profilo di chi abbandona i cani (coerentemente al linguaggio usato vengono definitivi in modo molto carino “smollatori”).Ci sono anche degli spunti utili a chi si occupa della comunicazione sui social dei canili/rifugi, dando consigli su come creare un buon annuncio di adozione.Ve lo consiglio sia perché i ricavati sono destinati alle spese del Condominio, sia perché si impara qualcosa di specifico nell’ambito della comunicazione social. Lo trovate qui https://www.capponieditore.it/prodotto/facedogE tu che cosa ne pensi? Parliamone qui sotto!